Meta System e Cisco: odore di innovazione in salsa VoIP
Pubblicato da Davide, Aggiornato lunedì 1 settembre 2008 Nessun Commento »
E’ leggendo certe notizie dal sito Cisco che poi ci si fa belli. Pare che dalle parti di MetaSystem, azienda reggiana il cui business principale è l’elettronica applicata ai sistemi di sicurezza, stiano sperimentando i vantaggi del VoIP. La notizia in questione è raggiungibile qui.
Al di là della connotazione pubblicitaria, vorrei riprendere alcune questioni per fare una breve riflessione:
Il destino dei centralini tradizionali PABX è diventare oggetti di antiquariato, per le aziende strutturate in sede e filiali sul territorio. I benefici garantiti dalla tecnologia innovativa che si sta diffondendo come standard – l’Unified Communications, ovvero dati, voce e video in un’unica infrastruttura di rete IP – non fa certo rimpiangere la difficoltà di gestione, le limitate funzionalità e, soprattutto, i costi di una rete telefonica a sé stante. [..]
L’orientamento all’innovazione tecnologica insito nella mission stessa di MetaSystem, e la struttura complessa del Gruppo, hanno costituito la base per un fondamentale passo in avanti in ambito ICT. Corrado Azzaloni, Responsabile Sistemi Informativi, individua sfide, obiettivi e fasi del progetto che ha avuto co-protagonisti Cisco e il partner Xanten. “MetaSystem è composta da diverse sedi, le cui infrastrutture telefoniche originariamente erano di tipo tradizionale e basate su un centralino PABX. Con il tempo, le diverse sedi sono state interconnesse anche per il traffico dati e ciò stava generando una gestione complessa e articolata dell’architettura IT, che comprendeva una rete in fibra ottica tra i quattro poli all’interno dello stesso distretto telefonico di Reggio Emilia.” [..] “La prima implementazione pilota ha richiesto due settimane di intervento”, continua Azzaloni. “Successivamente, in un mese anche la sede di Reggio Emilia è stata interconnessa nel nuovo sistema, prima in parallelo e poi, pian piano, in sostituzione. Su ogni sede sono stati implementati i Voice Gateway, a garanzia di servizio anche in assenza di collegamento di rete geografico, con l’obiettivo di fornire una soluzione di disaster recovery”. Al primo CallManager ne è stato aggiunto un secondo, mentre la rete si è arricchita della componente Wi-Fi con l’installazione di Access Point Cisco, per permettere la continuità operativa del personale che si sposta costantemente da una sede all’altra del network. “In questo modo gli operatori sono sempre raggiungibili ovunque all’interno delle sedi e possono mantenere lo stesso numero di interno indipendentemente dalla loro ubicazione”.
Ormai la tecnologia VoIP in ambito aziendale è consolidata, i vantaggi non riguardano solamente i costi, ma l’opportunità di creare un ambiente in qualche modo slegato dal vecchio concetto di fonia.
Ciò che mi sembra imprescindibile però nella attuali condizioni è la possibilità di testare in parallelo un nuovo sistema. E’ lo stesso concetto che si ritrova nei software: se prima si cambiava perchè qualcuno proponeva una licenza meno onerosa o funzionalità migliori, ora si cambia solo se questo qualcuno è in grado di “far andare” il proprio prodotto in parallelo a quelli già esistenti, per dimostrarne il reale valore.
Nessuno vuole restare un mese senza telefono, tantomeno una azienda.
Ma non è solo a Reggio Emilia che si è diffusa la tecnologia Cisco Unified Communications, la lista dei casi italiani è tanto lunga quanto variegata. Indubbiamente le soluzioni di Cisco richiedo investimenti maggiori, che non tutti possono permettersi, ma quante aziende in Italia hanno capito le potenzialità del VoIP e dell’IM (Istant Messaging)?
La risposta ce la offre il Sole 24 Ore, che riporta una ricerca condotta dall’Università Bocconi:siamo attorno al 17%.
Quasi due quinti del traffico telefonico prodotto dalle imprese made in Italy corre su sistemi di comunicazione voce via Internet, la cosiddetta Voice over Internet Protocol (VoIP) e il personale delle aziende ne fa un uso frequente nell’arco della giornata lavorativa. Per lo più si ricorre a questo canale innovativo per comunicare, ma l’utilizzo è percepito positivamente a livello di efficacia e gli utenti sono per la maggioranza propensi a esplorare nuove funzionalità del VoIP. E’ quanto emerge dalla ricerca condotta dall’Università Bocconi, in collaborazione con Italtel e Cisco Italia.
C’è un dato di fatto, che dovrebbe far riflettere: la maggior parte delle aziende che scelgono la strada del VoIP non lo fanno solamente perchè si attendono una riduzione dei costi immediata (obiettivo di breve periodo) ma anche perchè prevedono di attuare in futuro “innovazioni organizzative abilitate da un nuovo modo di comunicare“.
Notizie incoraggianti. Anche se le cose oltre oceano vanno diversamente (Infonetics Research, Luglio 2008): le stesse percentuali nostrane le avevano raggiunte già nel 2005, quando il 36 % delle grosse aziende avevano adottato il VoIP, il 23 % delle medie e il 14 % delle piccole imprese. Mentre entro il 2010 si prevede che saranno circa due terzi le aziende USA che si doteranno di tecnologie VoIP.
Ovviamente sarebbe interessante leggere i report di Forrester per sapere come vanno le cose in Europa, ma 279$ a fondo perduto non me li posso permettere. :)
E nel tuo ufficio che telefono hai?
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