Emozioni da bambino col Toshiba T1200
Pubblicato da Davide, Aggiornato venerdì 25 luglio 2008 9 Commenti »
Ieri sera ho infilato quella benedetta spina tedesca nella presa a muro. La lucina rossa si è accesa, buon segno. Ho fatto scattare l’interruttore nero e il beep mi ha fatto sussultare: il Toshiba T1200 era ancora vivo. Un portatile del 1987, comprato da papà per lavoro, utilizzato alla sera dal sottoscritto per giocare a formula uno con le freccie della tastiera, quando ancora non avevo i baffi.. che spettacolo!
Schermo LCD monocromatico, sistema operativo MS DOS 3.3, 1 mega di ram e tanta fantasia.. Quei pixel che si muovevano a scatto erano pane per fantasticare. Mi ha chiesto la data, all’avvio, quel poveretto. Gli ho confermato che eravamo nel maggio ’96, temevo il millennium bug.
Scoprire dopo tanti anni che quel coso funziona ancora mi stupisce; ho fatto lo stesso tentativo col portatile che monta windows 3.1 senza successo. E mai avrei pensato di poter far rivivere il toshiba preistorico.
Probabilmente poco importa ai più, ma pensare che oggi carico via bluetooth le foto scattate col cellulare, mi fa riflettere.
Ciò che mi chiedo, a cui non sono riuscito a trovare risposte, è: esiste un mercato per questi aggeggi da museo? Quanto può valere un portatile dell’87? Voi avete idea?
9 Commenti »
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EmaWebDesign - Pubblicato il 24 07 2008 alle 20:06
Non so se esiste un mercato dedicato e quale può essere il valore del pezzo. Io ho ancora con me, in ottima salute, compagni d’infanzia quali: commodore 64, macintosh, nintendo 8bit, supernintendo..per me hanno un valore inestimabile, è una questione affettiva, non li darei mai via ;)
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Davide - Pubblicato il 25 07 2008 alle 07:59
Ma infatti prima di tutto viene il valore affettivo.. Non lo darei mai via!
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Smash - Pubblicato il 25 07 2008 alle 08:17
Ce l’ho anch’io uguale…ma due anni si è fuso… :(
Dimenticavo vale poco o nulla :| però sai puoi trovare sempre il patito malato pazzoide :D
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Davide - Pubblicato il 25 07 2008 alle 15:10
nono.. non lo darei mai via.. era pura curiosità: volevo capire se esistono già dei collezionisti disposti a sborsare per un pc dell’87.. ma è ancora presto! :D
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mirco - Pubblicato il 05 08 2008 alle 13:20
ce l’ho pure io, con windows 1 e dr dos non lo vendere non si sa mai…
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andrea - Pubblicato il 25 09 2008 alle 15:20
ho anche io lo stesso computer, anche il mio si è acceso dopo quasi 17 anni di silenzio. quoto ciò che è stato scritto da tutti: ha un valore affettivo, più che economico, comunque su ebay trovi molti computer che vengono scambiati. in “volgare valuta”. se davvero dovessi separartene lo puoi vendere per almeno 250 300. sempre che sia completo di tutto (compresa la borsa grigia ed il manuale hehehe) . anche se il T1200 regala emozioni tipo “risvegli” è nulla se paragonato al sinclair ZX80 (uscito di produzione nel 1979) e risvegliato dal sottoscritto nel 2002….
tienilo piu’ che puoi
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Graziano - Pubblicato il 11 10 2008 alle 20:09
io ho un T1000 , perfettamente funzionante, che , allora appena uscito , mi costò circa 1,2 milioni di lire, non lo venderei mai….. nell’ informatica rappresenta un’epoca nella quale su un floppy ci girava il mondo intero. ciao
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Diego - Pubblicato il 21 09 2011 alle 21:14
Ciao,
confermo, è un gioiellino che ho riscoperto anche io da poco.
Lo usavo al lavoro per programmare/dialogare con le schede elettroniche dei macchinari su cui lavoravo..si parla di 13 anni fa..ed era già vetusto allora ;)
Oggi ne ho recuperato uno che voglio rimettere in funzione..a proposito, sapresti aiutarmi?
Non è che hai i dischetti di avvio? e magari un manuale?
Mi interessa sopratutto capire tutte le porte e gli interruttori a cosa servono, alcuni sono sconosciuti :)
Ciao e grazie comunque
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Pino - Pubblicato il 03 03 2013 alle 10:32
Salve a tutti! Dopo tanti anni di riposo ho ripreso anch’io il mio T1200 e verificato la vitalità: è ancora perfetto! E da alcuni anni l’ho messo in una vetrinetta/cristalliera (come si usava dire una volta) assieme ad oggetti della mia infanzia come penne stilografiche, app. fotografici (Agfa mod.B dei primi del 900 e Zeiss Ikon del ’34 1:3,5 f105 6×9 con relativo esposimetro, Voigtlander 24×36, Leica, appunto, 24×36) un binocolo da teatro anni ’20, una dinamo in bachelite anteguerra, un tecnigrafo portatile, e via di questo passo (come un dizionario su come “distruggere” gli insetti nocivi del 1835 o un libro sui motori a scoppio del ’25 scritto a mano e ciclostilato…). Tutti oggetti di un’epoca che ai giovani sembra remotissima ed invece che noi (ancora viventi) abbiamo maneggiato. Il Commodore 64 è troppo ingombrante e non mi sta dentro. Ci penseranno i nipoti. Penso di avervi dato un’idea per valorizzare e godervi ancora il vs. T1200; bellissimo da vedere.