Quanti sono i vestiti che ti servono?

Pubblicato da Davide, Aggiornato martedì 14 ottobre 2008 2 Commenti »

Nell’armadio sono conservati come vecchi quadri da sotterranei museali, i vestiti dismessi restano anni negli armadi prima di accorgersi che “c’è bisogno di un nuovo armadio perchè non si sa più dove mettere la roba”.

Oggi è il blog action day, il tema è la povertà. Proprio come lo scorso anno quando l’argomento era l’ambiente, non parlerò in generale ma di un piccolo aspetto in qualche modo collegato al tema. Voglio scrivere del riutilizzo di tutte quelle cose che la società del consumo (la nostra società) getta nel bidone della spazzatura ogni giorno. Basta scegliere il bidone accuratamente per fare la nostra piccola parte: esistono dei contenitori per la raccolta degli indumenti usati, dove possiamo buttare tutti quei capi che non usiamo più, perchè non ci piacciono o semplicemente perchè nel frattempo è cambiata la taglia.

Ho scoperto di avere un sacco di vestiti che usavo quando ancora ero uno studentello acneico, i famosi vestiti delle medie.. :) Mi sono promesso che li raccoglierò tutti e li metterò nei contenitori appositi, nel mio paese ce ne sono diversi, generalmente vicino ai cassonetti per i rifiuti domestici.

La Caritas provvederà al ritiro e al lavaggio degli abiti per poi ridistribuirli a chi ne ha bisogno. Ma non finisce qui, a Reggio Emilia si sono attivati in questo senso a tutto tondo, col progetto NuovaMente.

Riporto direttamente la descrizione del progetto:

Abbiamo dato vita ad un ampio spazio nel quale raccogliamo quanto la cittadinanza ci mette a disposizione in modo gratuito: mobili, elettrodomestici, stoviglie, libri, giocattoli, vestiti, accessori, biciclette, materassi, oggettistica varia. Recuperiamo, aggiustiamo e “rielaboriamo” quanto riceviamo, cercando di dare nuova vita alle cose e mettiamo in vendita quanto ricevuto. Un grande mercato dell’usato, a cui tutti possono accedere e dove è possibile trovare tanti oggetti interessanti e belli ad un prezzo davvero accessibile a tutti. [..]
Il nostro progetto ha tra i diversi obiettivi anche quello di modificare i nostri stili di vita: il risparmiare, il non buttare via, il recuperare, il riparare sono idee che ci richiamano alla necessità di adottare uno stile di vita più sobrio ed essenziale, oltre che più “solidale” coi più poveri. Il donare quanto non ci serve più, ma che può essere ancora utilizzato da altri richiama al valore fondamentale dell’assistenza reciproca e della condivisione.

Spesso conserviamo cose che per noi non hanno valore, mentre per altri potrebbero essere utilissime. Oltre all’isola ecologica, è bene considerare anche queste iniziative.

2 Commenti »

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  1. 1

    e ti dirò di più con NuovaMente non devi nemmeno andare all’isola ecologica a portare ciò che non ti serve più (es.un vecchio divano-letto che hai in soffitta) ma vengono a casa tua a ritirarlo a domicilio. Da quel che so, facendo servizio in Caritas, è un’iniziativa che è veramente d’aiuto per chi ha bisogno.

  2. 2

    Ebbravo Pitto, non sapevo facessi servizio.. hai la mia stima! ;)

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