Aria fritta?

Pubblicato da Davide, Aggiornato lunedì 4 agosto 2008 5 Commenti »

A volte, ripeto: a volte.. quelli delle Risorse Umane mi fanno sorridere. Forse il corso di Gestione delle Risorse Umane, frequentato a “fine mandato” poco prima della laurea serve proprio a mettere in guardia l’ingegnere.

Sarà che se non sento parlare di numeri e di strumenti vado subito in fibrillazione, ma quando vedo alcuni schemi proprio non resisto. E’ vero, è vero: a volte la sintesi è fondamentale, a volte saper costruire un quadro d’insieme è la base per realizzare gli obiettivi. E’ vero, è vero: nel complesso lo schema non fa una piega. Ma..

L’hanno ripreso in tanti, mi ci metto pure io, ma il taglio è diverso. Ecco a voi gli effetti dell’addizione:

cambiamento

La fonte sarebbe: La visione integrata dell’IT Governance, Risk e Compliance, ADFOR - 2008 (via Humanitech)

Ho spulciato sul sito di ADFOR, tra i white paper, su google, su blogbabel.. ma niente. Mi sarebbe piaciuto leggere l’analisi scritta, oltre allo schemino: magari interpreto male e dietro c’è un approfondito studio. In fondo l’innovazione è frutto di tante componenti, e quelle nello schemino servono tutte, anche se forse la misura dipende dalle dimensioni del cambiamento.

5 Commenti »

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  1. 1

    Forse mi sfugge il tuo concetto di aria fritta, per le risorse umane… Certo se si osserva il mondo delle big company la maggior parte delle volte si sente parlare di centralizzazione del cliente, di intelletto come reale risorsa essenziale delle aziende…a volte solo gran bei paroloni che i manager usano nelle tavole rotonde o nelle conferenze…. ma è reale aria fritta? Nel senso se anche solo per sfuggita si sono accorti che l’azienda è costruita sulle persone e non sui numeri è già un buon punto di partenza.
    Quando si attuano grandi cambiamenti nelle organizzazioni molti partono dagli strumenti, dal vertice aziendale….ma molte volte per far accettare anche il più piccolo cambiamento bisogna farlo compredere da tutta la base “operativa” e qui le risorse umane giocano un ruolo essenziale.

    Spero di non aver improntato un commento da “professorino” ma era per far capire come a volte anche l’aria fritta serva a volte per diffondere il consenso e per instaurare relazioni vantaggiose per tutti.

  2. 2

    Ciao Frenz.. siamo sulla stessa linea d’onda infatti, anche il più “facile” cambiamento deve essere accettato e capito.
    La mia espressione “aria fritta” era rivolta più che altro a un modo di intendere il cambiamento come semplice somma di fattori. Lo schemino, per quanto possa essere riassuntivo, a mio avviso tradisce la realtà. Spesso si può ottenere cambiamento anche senza incentivi, così come si può ottenere resistenza pur in presenza di validi incentivi.
    Non riesco a semplificare così tanto le complesse dinamiche aziendali, per questo cercavo un’analisi approfondita della cosa, ma forse è solo un mio limite.

  3. 3

    Ho campito…bhe se vuoi ti giro un pò di letteratura a rigurardo ;)

  4. 4

    Lo schema fu presentato a Parma durante un convegno sull’IT governance.Non esistono atti pubblici.

  5. 5

    Svelato l’inghippo.. Grazie Dario! ;)

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