Il gatto capolavoro della natura
Pubblicato da Davide, Aggiornato giovedì 10 luglio 2008 2 Commenti »
[foto Flickr]
Il gatto ti conquista col tempo, è un fatto.
Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all’uomo: attraversare la vita senza fare rumore. [Ernest Hemingway]
Odiavo i gatti fino a qualche anno fa.. Esseri egoisti e opportunisti. In due anni non sono cambiati, i gatti sono e restano egoisti, ma lo fanno con carattere. Prima di ottenere le attenzioni di un gatto devi entrare nei suoi favori, essergli simpatico. Un gatto ha carattere, ecco. Un cane pure, ma a differenza del gatto ha un padrone. Il felino ha un coinquilino, che può diventare all’occorrenza famigliare o portinaio. Silenzioso anche quando corre, con quell’aria riflessiva e quei comportamenti da pigrone, vive dormendo per due terzi del suo tempo.
Ciò che più mi sorprende del gatto è la sua storia e le sue nascoste virtù: i dettagli contano.
Vista notturna, olfatto, udito sensibilissimo, baffi come sensori, numerose terminazioni nervose sulla pelle. E soprattutto le fusa. Animale sacro per gli egizi, non si poteva uccidere: spesso chi ne uccideva uno era a sua volta privato della vita. Talvolta veniva mummificato.
Adorato in alcune culture e disprezzato in altre: basti pensare al medioevo, quando in Europa il gatto era bruciato perché, per via della sua vita notturna, si pensava fosse imparentato col diavolo o comunque braccio destro delle streghe.
Tra letteratura e musica, gli artisti rapiti dal gatto sono innumerevoli. Proprio su Nova24 leggevo qualche giorno fa di Detlef Bluhm, oggi direttore dell’Associazione di editori e librai di Berlino, uomo con grande passione per i gatti che ha “raccolto una immensa bibliografia sui piccoli felini”.
Lo stesso Leonrdo Da Vinci affermava: “il gatto è un capolavoro della natura“. In senso tecnico, non tanto soggetivo ma sulla base di una osservazione scientifica. Le sue visioni furono in seguito confermate: la vista raffinata è possibile grazie agli occhi con un diametro di 21 millimetri, in proprzione alle dimensioni del corpo sono i più grandi di tutti i carnivori. L’udito eccezzionale è dovuto alla facoltà di muovere i padiglioni auricolari indipendentmente l’uno dall’altro, attraverso 15 muscoli. L’orecchio non riposa nemmeno durante il sonno: percepisce tutti i rumori dell’ambiente ma rimuove quelli inutili. Il gatto riesce a sentire fino agli 80mila Hertz (l’uomo arriva al massimo a 20mila, i cani a 40mila): può localizzare così due diverse fonti di rumore che sono a 40 centimetri l’una dall’altra, anche a una distanza di 20 metri.
Può correre a 50 km/h, può catturare mosche al buio, può percepire gli ambienti piccoli grazie ai baffi. E’ un concentrato di tecnologia e finezza, di grazia e dolcezza; tanto che ha spinto Morandotti ad affermare:
Chi è riuscito a creare un capolavoro come il gatto, ha acquisito il diritto di sbagliare tutto il resto. Infatti.
2 Commenti »
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maria - Pubblicato il 10 07 2008 alle 16:33
complimenti per l’articolo.. ogni tanto anche voi ingegneri dovete ammettere che la natura vi supera..
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Piplos - Pubblicato il 10 07 2008 alle 21:34
Confermo pienamente quello che dici tu. I gatti sono delle creature straordinarie rispetto al resto.
E io ne ho 2 in casa. ^^