Innovazione e ambiente: ma l’auto del futuro arriverà mai nel presente?

Pubblicato da Davide, Aggiornato domenica 23 dicembre 2007 1 Commento »

Italian Style

C’è un po’ di italian style, un po’ di innovazione, un po’ di eco-sensibilità nella joint venture Pininfarina-Bollorè. Nascerà un’auto totalmente elettrica, zero emissioni di CO2, sulla carta prestazioni degne di rispetto.

  • Autonomia di 250 Km su percorsi urbani (quelli più duri, perchè pieni di accelerazioni)
  • 5 ore per la carica completa
  • 5 minuti di carica per effettuare 25 Km di strada
  • vita utile che permette di oltrepassare 200.000 Km percorsi
  • 4,9 secondi per raggiungere i 50 km/h
  • velocità massima di 130 Km/h

Nel comunicato ufficiale del gruppo Bollorè si legge:

Bolloré and Pininfarina are teaming up to create a 50/50 joint venture to produce a 100% electric vehicle. The vehicle will be marketed under the Pininfarina brand. The total capital investment is estimated at 150 million euros. The vehicle will be manufactured in Italy and will benefit from Pinninfarina’s extensive track record in design and the production of top-of-the range vehicles. It will be equipped with the revolutionary Lithium Metal Polymer battery developed by the Bolloré Group.

Ovvero:

Bollorè e Pininfarina stanno collaborando alla creazione di una joint venture, con partecipazione 50/50, per produrre un’auto elettrica al 100%. Questo veicolo sarà commercializzato con il marchio Pininfarina. L’investimento totale è stimato in 150 milioni di euro. La vettura sarà prodotta in Italia e trarrà beneficio dalle competenze di Pinifarina nel design e nella produzione di veicoli di alta gamma. Sarà equipaggiata con la rivoluzionaria batteria “Lithium Metal Polymer” sviluppata dal gruppo Bollorè (dopo 15 anni di ricerche).

Quindi una partecipazione al 50% e la produzione in Italia. Il comunicato prosegue informando che le prime vetture saranno disponibili nell’estate 2009 (ordinabili già da Dicembre 2008). Sarà una vettura di alta gamma, sul costo ancora non trapela nulla, anche se Repubblica parla di indiscrezioni sui 20.000 euro. Il fatto che venga disegnata da Pininfarina dovrebbe essere una garanzia sul design, generalmente le vetture ecologiche hanno linee improponibili e decisamente poco attraenti. La speranza è che queste automobili abbiano successo e si inizino a vedere sempre più punti di ricarica, luoghi in cui è possibile allacciarsi alla corrente elettrica per fare “rifornimento”.

Anche se diversi problemi restano:

  • Un’auto elettrica non è a impatto zero. Serve comunque energia elettrica per il suo funzionamento, questa deve essere prodotta da qualche centrale con relative emissioni inquinanti.. Sarebbe meglio vedere sul mercato l’auto a idrogeno o l’improbabile auto ad aria compressa.
  • Sarà comunque una vettura di alta gamma (quindi con alti costi), che difficilmente potrà avere una diffusione di massa.
  • Resta il problema delle infrastrutture, mancano le aree di servizio per la carica.

Sinceramente, dopo tanti annunci di auto futuristiche dalle mille possibilità, inizio a essere pessimista. Ben vengano queste notizie, ma finchè non uscirà qualcosa di veramente utilizzabile sul mercato, finchè queste fantastiche vetture non avranno costi paragonabili a quelle tradizionali (a parità di gamma), finchè non ci sarà un chiaro intento dei governi per spingere le case automobilistiche alla produzione di vetture ecologiche, resterò nel dubbio.

Intanto, ho scoperto che esiste una “associazione di cultori, ricercatori, innovatori e appassionati di fonti energetiche rinnovabili e di tecnologie efficienti“: EnergoClub. Hanno messo in piedi una lodevole iniziativa, per la costituzione di un gruppo di acquisto di auto elettriche, finalizzato alla “creazione di un consistente gruppo formato da persone che dichiarano il proprio interesse ad acquistare un’auto elettrica” con determinate caratteristiche. Fateci un salto!

1 Commento »

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  1. 1

    Le caratteristiche della auto proposta, ivi compreso il prezzo ipotizzato inferiore ai 20.000 €, la rende veramente interessante; spero che non succeda come ad altre iniziative simili, ossia che non venga oscurata e boicottata.
    In merito ai problemi evidenziati ed il paragone con la macchina ad idrogeno, dove viene ipotizzato un minor impatto ambientale, ritengo, da questo punto di vista, le soluzioni equivalenti, in quanto l’idrogeno non è una vera fonte energetica bensì un metodo di trasporto, l’idrogeno non esiste puro in natura, ma per ottenerlo bisogna spendere energia, oppure ottenerlo dal metano (ma in questo caso tanto vale utilizzare il metano stesso con produzione di Co2).
    Idem per la macchina ad aria compressa, dove viene utilizzata energia dal compressore.
    Forse elaborando un bilancio energetico la soluzione migliore è la macchina elettrica.
    Il mio sogno è di mettere nel mio giardino alcuni alberi fotovoltaici e con questi far funzionare la casa, scaldarmi con la pompa di calore, e ricaricare le batterie della macchina. Spero, almeno in parte di realizzarlo.

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