Display e interfaccia utente da visionari
Pubblicato da Davide, Aggiornato martedì 20 febbraio 2007 5 Commenti »
I visionari spesso prendono delle bidonate mostruose, come nel caso della macchina ad aria compressa, ma quando si tratta di computer le cose cambiano e alla lunga poi qualcosa vien fuori. Soprattutto se siamo di fronte a qualcosa che già si vede. Non stiamo parlando della dichiarazione d’intenti sull’elaboratore quantistico, ma di Perceptive Pixel. Cos’è? Un’idea di Jeff Han, dall’Istituto di Scienze Matematiche dell’Università di New York.
Bene, in questi giorni gira su YouTube un video che mi fa riflettere. E se tra qualche anno manderemo definitivamente in pensione tastiera e mouse? A giudicare dalle immagini non è poi una prospettiva così remota. I sostituti dovrebbero essere dei display altamente sensibili, ai quali in fondo siamo già abituati. Quello che cambia è l’interfaccia utente che ne risulta. Non ho idea di quali siano i costi di questi schermi, ma il concetto mi piace.
Nel video si vede un modo di “usare” le applicazioni decisamente rivoluzionario. Si naviga con Google Earth giocando su zoom e prospettive semplicemente muovendo le mani sullo schermo. Si clicca, si aprono finestre, si trascinano, si sposta tutto con le dita, si naviga addirittura su wikipedia.
Tutto questo, oltre al fascino della tecnologia, ha un nonsochè di poetico, mi suona come un dolce ritorno all’artigianato. Sto per dire una cosa degna dell’etichettatura di visionario, ma nel ragazzo che manipola un’immagine digitale con le mani ci rivedo l’artigiano che modella il vaso. Utilizzare un bel plugin che mi replica in sequenza dei vettori grafici è comodo, ma vogliamo mettere a confronto con lo slancio creativo che il disegno di una curva a mano può offrire? Sono solo infondate speculazioni, ma l’idea mi piace così tanto..
Un altra diavoleria simile, sempre da YouTube, è questo Reactable, frutto del lavoro svolto nell’università di Barcellona. Anche qui si tratta di uno schermo sensibile, ma stavolta il fine è quello di creare uno strumento musicale. A giudicare dal video dimostrativo, le potenzialità sono notevoli. Si tratta di musica elettronica; ed è straordinario vedere come la ricerca e la tecnologia possano ampliare il campo dell’espressività artistica.
Ci sono i generatori di suoni, i sampler, il metronomo, i sequencer e gli harmonizer. In un secondo video poi compaiono i radar e il controllo vocale.
Ciò che provo vedendo all’opera queste apparecchiature è stupore; stupore e un pizzico di invidia, perchè vorrei provarli subito e magari far nascere qualcosa di simile dai laboratori delle università italiane. Magari ne esistono a bizzeffe, e io non ne sono a conoscenza.
Se il futuro è negli schermi sensibili, il futuro prossimo sembra essere nei display flessibili. Sempre più spesso si sente parlare di display sottili e pieghevoli come fogli di carta, aggiornabili come memorie flash. L’idea di studiare su un display mi spaventa un po’ (come faccio a prendere appunti?!), ma una bella relazione presentata su un foglio digitale farà la sua bella figura.
5 Commenti »
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hronir - Pubblicato il 20 02 2007 alle 13:49
Secondo me la tastiera non scomparira’ cosi’ in fretta. Gia’ oggi io tendo ad usare il mouse il meno possibile, per la “fatica” che costa allontanare una mano dalla tastiera (infatti quando lavoro sul portatile trovo molto comodo che il touch-pad sia sotto la barra spaziatrice, pronto ad essere usato col pollice per piccoli drag’n’drop, e spesso, quando lavoro al fisso, tendo ad allungare inconsciamente il pollice per muovere una finestra; e non avete idea della delusione di non trovare nulla… :) )
Non voglio dire che siano tecnologie inutili o senza futuro, solo che non occupano la stessa “nicchia ecologica” della tastiera, e quindi non la soppianteranno…
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Pepenero - Pubblicato il 21 02 2007 alle 01:53
si passeranno intere giornate a pulire le impronte e le ditate ;)
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Davide - Pubblicato il 25 02 2007 alle 02:24
@hronir: beh.. qualche anno fa nemmeno sapevamo cosa fosse un mouse, tutti i comandi si davano da tastiera. Poi è arrivata l’interfaccia a finestre che ha introdotto il mouse.. Sul fatto della “nicchia ecologica” sono d’accordo, ma non vedo questi display come aggeggi troppo futuristici..
@pepenero: questa è una grossa controindicazione! :)
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prostata - Pubblicato il 11 03 2007 alle 00:17
Oddio, Davide… “qualche anno fa”… il mouse risale agli anni ’60, lo Xerox che ha “inventato” l’interfaccia a finestre è della fine degli anni ’70 e dai tempi dell’Amiga 500 che lo ha introdotto alle masse (per non parlare di chi, come non aveva già usato per esempio i cloni degli Apple… io smanettavo con PC già da prima a scuola di mia madre) sono passati più di 20 anni! :) Penso che la tastiera fisica forse sparirà (magari digiteremo direttamente sullo schermo…).
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Davide - Pubblicato il 11 03 2007 alle 00:52
Hai ragione, ma per “qualche anno” intendo una quindicina d’anni; non saranno tantissimi rapportati ai tempi della tecnologia, ma non sono “una vita”..
I miei 20 anni non mi aiutano, ma ricordo benissimo quando circa quindici anni fa giocavo a tetris sul toshiba del babbo, e aveva tutto fuorchè il mosue.
Leggo da wikipedia che il mouse si è diffuso con l’Apple Lisa (1983) e con l’Amiga 500 (anni 90).
A scuola ho sempre usato i comandi DOS da tastiera, finchè non è uscito windows.. :)
Al di là di questo, sono d’accordo con te: i touch-screen sono il futuro.